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Chi siamo


Casalduni è uno dei 78 comuni della Provincia di Benevento. Conta 1.395 abitanti (dati aggiornati al 01/10/2015) e ha una superficie di 23,20 km². Sorge sul pendio del monte Cicco (400 m) e sulla destra del fiume Tammaro. Dista dal suo capoluogo di provincia circa 24 km.

Ha un'escursione altimetrica pari a 549 m s.l.m. con una minima di 127 m s.l.m. ed una massima di 676 m s.l.m.

Con le sue 23 contrade, è uno dei paesi della provincia con la più vasta estensione rurale. È ricco di vegetazione, aria salubre e bellezze naturali: nei pressi della località chiamata "Terravecchia", in mezzo ad una rigogliosa zona boschiva, scorre l'Alenta, un torrente dalle acque limpide e incontaminate in quanto, dalla sorgente alla foce, attraversa solo aree rurali, non avendo modo di venire in contatto con nessun tipo di sostanza inquinante. In un punto, caratterizzato dal suolo irregolare, l'Alenta forma delle suggestive cascate che costituiscono una grande attrattiva turistica. Grazie alle sue caratteristiche naturali, Casalduni è il paese ideale per chi ama la pace e tranquillità.

Il territorio comunale di Casalduni è stato abitato sin dall’età romana come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici.

Casalduni ha conosciuto il più alto indice di popolazione tra il 1850 e il 1930 quando contava oltre 3000 abitanti ed era un centro di grande importanza commerciale e fieristica

Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento

Altre calamità distrussero il paese; a tal proposito si ricordano i terremoti del 1962 e del 1980.

Casalduni è nota per essere stata, assieme alla vicina Pontelandolfo di una strage compiuta dal Regio Esercito ai danni della popolazione civile dei due comuni in data 14 agosto 1861. Tale atto fu una rappresaglia conseguente alla Strage di Casalduni, avvenuta alcuni giorni prima ad opera di alcuni resistenti borbonici e di briganti, che avevano trucidato 41 soldati dopo che si erano arresi.

I due piccoli centri vennero accerchiati dalle forze piemontesi e furono bruciati e rasi al suolo, ove donne e bambini arsero vivi nelle abitazioni ed altre donne e bambini furono scannati dalle baionette delle truppe inviate dal Generale Cialdini.